Ismail Kadare e “Una Ragazza In Esilio”: la recensione del New York Times
“Una ragazza in esilio” – ambientato negli anni ’80 sullo sfondo di interrogatori, esili e vite frustrate. L’opera di Kadare e la dittatura comunista di Enver Hoxha.
Il prestigioso quotidiano americano New York Times ha dedicato una recensione sull’opera dello scrittore albanese Ismail Kadare “A Girl in Exile: Requiem for Linda B.”
A Girl in Exile: Requiem for Linda B., di Ismail Kadare
A Girl in Exile: Requiem for Linda B.
- Ismail Kadare
- Editore: Counterpoint
- Edizione n. 0 (01/09/2018)
- Copertina rigida: 185 pagine
Un estratto della recensione per i lettori di Albania News:
Il contesto principale nelle opere di Kadare è la dittatura comunista di Enver Hoxha. “Una ragazza in esilio” – ambientato negli anni ’80 sullo sfondo di interrogatori, esili e vite frustrate – offre una storia incandescente.
La storia inizia semplicemente: uno studente d’arte chiede ad un famoso commediografo di autografare un libro per un suo amico lontano.
Ma la sua blanda iscrizione apre una porta che lo condurrà alla terra di confine dell’amore, della morte, del tempo e di una devastante trascendenza, lasciando l’improbabile eroe di Kadare, Rudian Stefa, mezzo pazzo, borbottando frasi spezzate di latino e arcaico albanese.
Rudian, che diventa oggetto di desiderio per due giovani donne, è egoista, irascibile, a volte violento, ma di talento.
Le autorità lo hanno richiamato per la sua nuova opera perché include il fantasma di un partigiano della seconda guerra mondiale che interroga i suoi assassini.
I diktat del realismo sociale non consentono il soprannaturale sul palco. Rudian viene chiamato per un interrogatorio, ma i funzionari non prendono di mira né la sua opera né il suo rapporto con lo studente bensì la sua enigmatica amica Linda B., che si è suicidata tenendo in mano proprio il suo libro autografato.
A Girl in Exile: Requiem for Linda B., di Ismail Kadare
A Girl in Exile: Requiem for Linda B.
- Ismail Kadare
- Editore: Counterpoint
- Edizione n. 0 (01/09/2018)
- Copertina rigida: 185 pagine
Ismail Kadare e il problema della lingua albanese
Kadare sta ancora mappando i confini dell’albanese, un linguaggio letterario relativamente recente. È il primo dei suoi connazionali a raggiungere una posizione internazionale. Come descrivere quindi qualcosa oltre le parole? “Meglio se non lo sai” è una frase ripetuta spesso nel libro, insieme a variazioni di “è complicato”.
In passato ha usato anche l’allegoria e il mito per velare il significato ed eludere la censura. I lettori occidentali possono trovare le allusioni frustratamente indirette, ma Kadare si è abituato ormai a raccontare le sue storie in un modo ‘traverso’, anche in un’era post-dittatura in cui tutto va bene.
Leggi anche
- Ismail Kadare, un grande scrittore albanese
- Ismail Kadare, ambasciatore di letteratura e cultura albanese nel mondo
- 15 scrittori albanesi da scoprire e riscoprire