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Il primo presidente donna per la sezione UCID Gaeta – Sud Pontino

 

La sezione dell’Ucid di Gaeta-Sud Pontino, Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti rinnova le proprie cariche per un nuovo anno all’insegna di numerose attività e iniziative. La sezione di Gaeta, opera all’interno dell’UCID nazionale, nata nel 1947, sulle macerie del secondo dopoguerra, all’interno del movimento di opere e idee che caratterizza i cattolici e non solo, è da sempre impegnata nella società civile e nella ricostruzione morale, guidata da principi quali la solidarietà, la sussidiarietà, la destinazione universale dei beni e il bene comune. Oggi l’Ucid è operativa su tutto il territorio nazionale con una struttura di tipo federale attualmente composta da numerosi Gruppi Regionali a loro volta divisi in quasi cento sezioni. Molto attiva è la sezione dell’Ucid di Gaeta – Sud Pontino che ha rinnovato le cariche. L’eredità della sezione passa nelle mani del nuovo presidente, Valentina Di Milla, donna e imprenditrice molto attiva sul territorio. Tale nomina per la sezione dell’UCID di Gaeta conferma la visione del già presidente Paolo Di Cecca che con il suo lavoro di avvio della sezione ha attirato un altissimo numero di giovani tra i propri iscritti e un grande numero di donne impegnate in sezione, suggellando tale visione con una nuova leadership femminile iperattiva e dinamica.

La sezione di Gaeta è cresciuta, raddoppiando le adesioni e suscitando attenzione sul territorio, e oggi sta avviando importanti iniziative con numerosi progetti e un dialogo istituzionale con le autoritàpolitiche, al fine di far crescere il territorio e la comunità del Pontino. La sezione riesce ad essere da traino per il tessuto imprenditoriale ed economico del sud pontino, che già con la passata presidenza è riuscita ad ottenere ottimi risultati, incentivando la programmazione delle istituzioni politiche con le esigenze degli imprenditori e dei professionisti, dando vigore a nuove opportunità da sviluppare per i giovani del territorio che devono ritrovare la fiducia e la capacità di fare impresa in un territorio da tempo abbandonato.

Accanto alla nuova presidente, vi sono il Vicepresidente Antonio Stefanelli, il Segretario Arnaldo Beato, il Tesoriere Francesca Zambigli, il Presidente dei giovani Dario Costanzoe il Presidente onorarioPaolo Di Cecca. I nuovi membri del Consiglio Direttivo sono: Silvio Cosentino, Edgardo Di Nitto, Dario Costanzo, DalidàSantamaria, Arnaldo Beato, Nico Romano, Gianluca Simeone, Marialuisa Simeone, Domenico Letizia, Francesca Zambigli, Antonio Stefanelli e Valentina Di Milla.

Nel corso degli ultimi mesi, tra le tematiche principali affrontate dall’Ucid nel territorio di Gaeta e nel Sud Pontino estrema attenzione è stata dedicata al ruolodelle infrastrutture, all’ecosostenibilità, al sociale, alla promozione dell’economia circolare per le imprese del territorio, alla valorizzazione del marketing territoriale e istituzionale, al microcredito e all’importantissima tematica della blue economy e della valorizzazione delle risorse del mare.

Come dichiarato dalla neopresidenteValentina Di Milla: “raccolgo un’eredità importante. Questa sezione ha avuto un periodo di start up esplosivo in cui sono state gettate le basi programmatiche per una futura attività all’insegna della mutua crescita e dello sviluppo armonico e sinergico del territorio. Ogni figura appartenente a questa sezione ha skills e carisma tali da essere un continuo e crescente valore aggiunto per il territorio. Il nostro servizio deve spingersi su due strategie chiave: sostenere il tessuto imprenditoriale del territorio da protagonisti dell’economia locale affiancando in maniera trasversale i decisori politici per dare risposte concrete a quanti credono nelle potenzialità economiche, turistiche e produttive di questi luoghi; considerato che siamo la sezione con il più alto numero di giovani a livello nazionale fungere da esempio concreto a tutti i ragazzi che su questo territorio si stanno formando che le opportunità per crescere professionalmente devono ritornare ad esserci anche qui. Perché un territorio che non attira i giovani talenti e consente un’emorragia di forza lavoro di nuova generazione non investe sul proprio futuro. E di futuro, di speranza, di crescita e ripresa noi vogliamo essere la più alta espressione”.

 

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