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Maria Teresa Liuzzo e il suo romanzo “…E addesso parlo!”

 

DI ASTRIT LULUSHI (Scrittore – Poeta – Critico Letterario e d’Arte – Saggista Storico – Giornalista di ”LA VOCE DELL’AMERICA” – Primo Redattore della rivista di Cultura internazionale LE MUSE (Italia)

 

 

Il romanzo E ADESSO PARLO! primo della famosa quanto fortunata trilogia della nota scrittrice in Italia e nel mondo, Maria Teresa Liuzzo, proposta per la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura, si aggiunge ai libri stranieri in lingua albanese. Il libro racconta una vita di sofferenza e violenza domestica che ha come protagonista una bambina del sud Italia. Il suo nome è Mary e rappresenta tutte le ragazze vittime di tali molestie ovunque si trovino e durante la loro vita. L’incubo di questo tortuoso e criminale trattamento – la pedofilia è un crimine contro l’umanità – è tatuato sul suo corpo quanto nella sua mente, come il marchio a fuoco di un animale. Maria decide di raccontare al mondo, nonostante le minacce subìte, ciò che realmente accade dentro le mura domestiche in balia di bestie e orchi sotto gli occhi di mogli e madri compiacenti. La vittima del romanzo per non soccombere alle continue torture fisiche e morali e per non morire, si inventa una vita. Quella che lei avrebbe voluto, e dalla ”cella” dove i suoi carcerieri l’hanno confinata, è riuscita a crearsi un paradiso artificiale e persino un amore. Ha tenuto ”ben conservato per sé soltanto il fiore di quel viaggio roccioso…”. Forse la morte l’ha risparmiata per costringerla a vivere altre mille morti. Maria Teresa Liuzzo dedica questo libro a suo figlio Davide, che amava già prima che lui nascesse. ”Era infatti la luce dei suoi occhi, la sua sola ragione di vita”; quindi, sin dal grembo materno si crea quell’inseparabile legame col bambino, prima ancora che si affaccia al mondo, e anche oltre. Questo meraviglioso legame umano e spirituale non è solo una sensazione, ma un’osmosi di anima, corpo e sangue! Davide ha partecipato inconsciamente e attivamente alla sua vita. Ha vissuto, spettatore ignaro e innocente, come in un film drammatico tutte le fasi di quell’orribile e vergognosa tragedia. Compagno indispensabile di mille difficoltà, ha osservato al microscopio – come uno scienziato la cellula cancerogena immaginando un farmaco miracoloso che potesse sconfiggere quel male invadente che porta alla morte certa, se non viene curato immediatamente. Mary è sicura che senza il suo Davide non avrebbe mai descritto queste mostruosità e quindi, questo romanzo non sarebbe mai nato. Non avrebbe avuto la forza per scriverlo… in quanto scrivere significa rivivere quel maledetto passato. Il libro fa parte delle Opere Psicologiche Classiche che parlano di ricordi dolorosi, ma anche di coraggio, di redenzione, salvezza ”oltre la santa denuncia”. L’arrivo del romanzo ”E adesso parlo!” in Albania è anche un aiuto per il trattamento di traumi simili nel mondo albanese che ancora oggi non è lontano e diverso da ”quel mondo” vissuto e descritto dalla protagonista. Il testo è consigliato per tutte le età. Il romanzo pubblicato da TIRANA TIMES, sarà presto esposto in libreria.

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