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ARIA DI LIBERTA’ DI ASTRIT LULUSHI

TRADUCE IN ITALIANO MARIA TERESA LIUZZO

L’aria ci rigenera

è ossigeno per la parola,

ci dà la forza di esprimerci e plasmare gli oggetti

intorno ai nostri occhi,

intorno a noi sui sentieri della zavorra lungo le strade sbagliate,

senza essere visti.

Poli per traghetti, castelli di legno,

navi antiche e galeoni, file di case,

facciate con finestre di mattoni traforati,

tetto, veranda, ingresso.

Di guardia un cancello come un soldato di ferro.

All’interno porte, scale, mobili, archi.

Oltre i ricordi ponticelli rotti, marciapiedi di pietra grigia.

Tutto ciò che hai attraversato vivendo,

credo lo hai ben meritato perché lo hai costruito da solo.

E ora mi daranno una sbirciatina da vivo,

le anime, in apparenza amichevoli, con me.

La terra tende entrambe le mani.

Fotografo dal vivo ogni sorso di luce,

nel suo sorriso che lacrima.

La musica suona quando vuole e si spegne quando non dovrebbe.

La strada è una fresca sensazione…

Oh, l’autostrada dove viaggio…

Posso dire di essere già pronto per partire?

Maltrattato dalla vita selvaggiamente!

Non ho paura di fare un passo indietro lasciandoti

ma amandoti.

Ti esprimi meglio di me stesso…

Penso che gli atti eroici siano stati concepiti

tutti in paradiso e che la poesia è gratuita.

Tutti devono essere felici.

In quest’ora mi sono liberato dai confini

e allontanato da linee immaginarie

andando dov’è il padrone totale e assoluto.

Ascolto gli altri per quello che dicono,

riposando e cercando…

Rifletto lentamente, ma volentieri.

Lasciandoti, ma amandoti!

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