“I libri di mio padre”, la saga balcanica di Luan Starova
La nostalgia dell’Albania, la “saga balcanica”, dieci libri scritti in macedone e albanese, la riflessione sulla lingua, l’emigrazione. I libri di mio padre è il primo dei dieci volumi della Saga balcanica di Luan Starova
I libri di mio padre è il primo dei dieci volumi della Saga balcanica di Luan Starova, epopea della storia centenaria dell’esilio della sua famiglia, la cui sorte è emblema del destino collettivo del popolo albanese, e balcanico in generale, perseguitato dalla minaccia del disfacimento, dell’assimilazione, dell’intolleranza e del conflitto.
La figura paterna domina la narrazione con la sua quiete e la sua dedizione alla lettura. I libri della sua biblioteca si elevano a oggetti sacri da preservare e portare con sé durante ogni migrazione. In essi egli intravede la strada da percorrere per la salvaguardia della famiglia nel corso dei turbolenti eventi storici che interessano la regione tra il 1926 e il 1976.
Da studente ad Istanbul assiste alla caduta dell’Impero Ottomano; fatto rientro nei Balcani, abbandonata la nativa Albania e insediatosi in terra macedone, vedrà il susseguirsi del fascismo e dello stalinismo.
I libri costituiscono la sua unica vera patria, amici fedeli di tutta una vita. La carica emotiva che i libri portano con sé; la suggestione dell’autore – figlio del protagonista e narratore – di fronte alla cenere delle sigarette del padre che, come una Fenice, riporta in vita gli ideali paterni; la scoperta, nei libri, della strada interiore da percorrere per giungere all’essenza della propria identità; la rivelazione della saggezza dei libri per il superamento dell’irrazionalità balcanica. Sono questi i punti cruciali de I libri di mio padre.
Biografia di Luan Starova
Luan Starova, nato a Pogradec nel ’41, sulla sponda albanese del lago di Ohrid, è tra gli scrittori albanesi più tradotti. Vive a Skopje dove è emigrato nel ’43 insieme alla sua famiglia, una delle più importanti del sud albanese.
Francesista, giornalista, ha coperto varie missioni diplomatiche per conto della Jugoslavia degli anni ’80 e in seguito della Macedonia. Ha scritto la “Saga balcanica”, una serie di libri scritti in macedone e in albanese, in cui tratta il destino complesso della sua famiglia di migranti, con una scrittura raffinata ricca di riflessioni sulla storia balcanica dell’ultimo secolo.
Della sua saga in Italia sono stati pubblicati Il tempo delle capre dalla casa editrice Pironti e “Sacrificio balcanico” dalla ACUSTICA Edizioni (Lecce).