La dirigente dell’INAS Albania – lettera pubblica al Primo Ministro sulle pensioni degli Albansesi in Italia
22 Novembre 2020.
Onorevole Primo Ministro Edi Rama,
Ancora manca un accordo bilaterale sul riconoscimento dei contributi versati in entrambi i paesi Albania – Italia. Gli emigranti albanesi in Italia, i quali ormai stanno per raggiungere l’età pensionistica, chiedono la realizzazione dell’accordo bilaterale tra i due paesi Albania – Italia sulle pensioni. Detto accordo acconsentirebbe l’unione degli anni di lavori svolti dall’emigrante, sia in Italia che in Albania. In questo modo avrebbe la possibilità di beneficiare di una pensione contestualmente in entrambi gli stati: “pensione italiana e albanese”.
La mancanza di un tale accordo comporta gravi danni ad ogni emigrante che ha vissuto e lavorato in Italia. Loro hanno versato regolarmente i contributi sociali in questo paese. Qualora ci fosse l’accordo, a loro sarebbero riconosciuti gli anni di lavoro per ottenere il diritto di pensione. Ci sono più di 502 mila emigranti albanesi, 260 mila dei quali pagano regolarmente e offrono il loro contributo in molti settori dell’economia italiana.
Il minimo da garantire a loro è di offrire il diritto di una pensione domani per i contributi pagati oggi. Fino a oggi, non si é fatto altro che parlare, ma niente di concreto. La situazione è di emergenza e Le chiedo di far loro ottenere dallo stato Italiano tale diritto essenziale negato.
Rimaniamo in attesa di un lavoro serio da parte del governo, su tale questione rimasta in attesa e mai realizzata da tanti anni, nonostante ci fosse stato promesso di raggiungere tale accordo sin dalle elezioni parlamentari del 2013.
Cordiali saluti,
Beskida Aliaj, INAS ALBANIA.
L’INAS, Istituto Nazionale Assistenza Sociale, è il Patronato della CISL, che da più di 70 anni tutela gratuitamente i cittadini, i lavoratori ed i pensionati in Italia e nel mondo per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Possiede una struttura di più di 700 uffici in Italia e oltre 100 uffici all’estero.
L’INAS ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con l’ISSH, per una tutela più efficace dei diritti dei lavoratori albanesi in Italia e in Albania, per la conoscenza e l’integrazione della loro posizione pensionistica in patria.
Vivere in Italia e assicurarsi in Albania, un’opportunità di più.
Al fine di garantire una tutela previdenziale dei cittadini albanesi che lavorano in Italia, l’INAS mette a disposizione le proprie strutture e gli strumenti informativi necessari per consentire ai cittadini albanesi di soggiornare regolarmente in Italia.
Tramite i versamenti volontari, i cittadini albanesi possono beneficiare, nei termini previsti dalla legislazione previdenziale albanese, di una pensione erogata dall’ente albanese, con 15 anni di contributi (pensione parziale) o con 35 anni di contributi (pensione completa).