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La letteratura di Maria Teresa Liuzzo

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA

Distintissima Signora, con troppo ritardo ”accuso” ricevuta del suo libro ”…Ma inquieta onda agita le vene”

 

di Ferruccio Monterosso (Filologo e Critico letterario)

 

Me ne scuso davvero, ma purtroppo sono ininterrottamente oberato da mille impegni e scadenze, e quasi ogni giorno ricevo libri con richieste di recensioni che proprio non mi è possibile soddisfare. Con lei faccio un’eccezione, rispondendole. Il suo Poema, già nel titolo, rivela epigraficamente la cifra, la chiave del contenuto e della forma di se stessa. Scompongo infatti, analiticamente, i numeri della frase: ”inquieta”, ”onda”, ”agita”, ”le vene”: ciascuno esemplifica efficacemente i caratteri di fondo della sua poesia e della sua vita spirituale. Le sue pagine sono caratterizzate, a mio avviso, da un inconfondibile espressionismo, da una efflorescenza sgargiante e incontenibile. Efflorescenza in senso sia reale (balzanti presenze di fiori, di vegetazione e di volatili), sia metaforica (sovrabbondanza descrittiva e immaginifica vistosamente dilagante), senza però che ciò degeneri in deteriore barocchismo, in negativo neodannunzianesimo, perché il suo verseggiare sgorga fluido e autenticamente sentito. Il suo poetare- stigmatizzato da schegge veementi cariche di un vitalismo straordinario, da cui emergono anche scoppiettanti reminiscenze di mitologia classica (Itaca e Ulisse, Eolo ecc) – esprime infine un conquistante panteismo: accesamente policromo. Una curiosità: a pag 40, quel …fio/riscono è intenzionale, voluto, o è un refuso? Mi fa piacere anche il fatto che lei risieda a Reggio Calabria. E’ quella la terra di mio padre e di tutti gli ascendenti paterni, che erano di Sant’Eufemia d’Aspromonte: ad essa sono rimasto affezionatissimo.

Con cordiale solidarietà.

Ferruccio Monterosso

Può fare di questa mia l’uso che ritiene opportuno.

26100 Cremona, 24 febbraio 2004.

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