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Poesia di Emir Sokolović in italiano di Maria Teresa Liuzzo

Maria Teresa Liuzzo

 

 

IL SOGNATORE ATTRAVERSO LA FUGA

(a Paul Celan)

 

Sente l’ “a”

E la sua mente incorpora filamento

E un turbinio scolpisce la rima

E l’acqua scarta il salto

E sentì solo “a”

Dal maestro tedesco

Che vestito di tifo li avvolge

Come l’asse del sole che atterra dietro l’orecchio

In cerca di serenità

Dove attraverso la fuga  e mandorle

Sente l’ “a” o solo un sogno.

Negli occhi spenti con l’acqua

E la Senna scorre ancora…

 

IL SOGNATORE DALL’ ESILIO 

(a Publius Ovidius Naso)

 

La cantilena

Il fungo  ingannevole

impronte ti dirige

Per bracciare la zolla straniera

Ma tu solo esordi

Chiamavi

 

Il sole

Sempre fulvo per lo sguardo

Sbriciolato dalla coppa

E i sogni

Mentre il coyote geme

La parola proibita

Eppure pronunciata…

 

IL SOGNATORE FU MA LA VITA NON È UN SOGNO

(a Salvatore Quasimodo)

 

In sé spinto

e gli lembi incustoditi

dove le onde le viscere

formano con

volere che

il sole può essere nascosto

nella tasca che

forata non sa esserci

 

In gola tra

le coste cui uno sono

del ponte non hanno bisogno

a causa di attraversamento

la voce è sempre sufficiente

E  che nota è

a chi l’inchiostro

è il Fato ancor prima

che l’impronta divenne secca…

 

IL SOGNATORE DI VINO

(a Omar Khayyam)

 

Mentre il canto con il cosmo si vela

E l’eros attraverso la brama di vino si svela

Voleva solo allo spirito essere un’ombra

Essere la Parola che in coppa si versa da sola…

 

SOGNATORE DALLA

DIVINA COMEDIA

(a Dante Alighieri)

 

 

Gli occhi rivolti verso di se

ma nel Divino rispecchiati

mentre la danza si trova

sul sentiero dopo la bara

 

Che verso la luce volge

o la luce abita

in un sorriso si rispecchia

e il purgatorio diventa la tristezza

 

Lo  sguardo verso di se

è  lo specchio più vicino…

 

IL SOGNATORE DALLA FAME

(per Knut Hamsun)

 

Il muro è il muro

sebbene il  Colore

risiede,

solo l’osservatore

dalle galee  eterne

che il galeotto  non  è

nemmeno Golia

e l’onda che arriva

impavida sui remi batte;

Lui l’ancora

né un approdo

non perde mai.

 

 

I suoi fianchi nell’antichità

le fronde adornarono

e allora sul vuoto

solo per fare l’eco

la sovrasta

 

E l’intento il Colore che adorna

o il blu quando il remo s’impiglia

all’alba la nota  aspettava

e sopravvisse, sopravvisse, sopravvisse …

 

E l’urlo del uccello al di sopra

ma con lo sguardo umile

non è invano?

 

SOGNATORE DELLA FONTANA D’ORIONE

(a Domenico Pisana)

 

Lo sguardo che dorme

In ogni onda

Quale la pupilla tocca

Matura

E veglia

E la luna

Dal momento

Che un faro fu

Dalla parola incantato

O impazzito

Alta marea in questa serata

Forse piega

 

Messina dorme

Con l’inchiostro bordata

O solo determinata

In sicurezza dorme

Mentre solo Lui sa…

 

Emir Sokolović è nato nel 1961. ed è uno dei più grandi poeti, scrittori e liberi pensatori bosniaci contemporanei. Nel corso della sua carriera ha ricevuto molti riconoscimenti ed ha all’attivo numerose pubblicazioni tra cui romanzi, antologie e raccolte. Le sue opere sono state tradotte in italiano, polacco, rumeno, arumeno, inglese e francese. Dal 2012 gestisce il Klub Plava Paleta-Armagedon e dal 2015 promuove insieme al Klub ed in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Italiana a Sarajevo il Festival Internazionale di Poesia “Pero Živodraga Živkovića” (La Piuma di Živodrag Živković).

Nel 2019 ha realizzato con la collaborazione del Prof. Paolo Maria Rocco per la casa editrice Lieto Colle la prima antologia multilingue dei poeti balcanici contemporanei intitolata “Antologia di poeti contemporanei dei Balcani”.

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